Serie Chernobyl: la comunità internazionale ha imparato dall’incidente

La catastrofe di Chernobyl nell'aprile 1986 mostrava che mancava una regolamentazione internazionale, la quale doveva rendere possibile una trasmissione più rapida delle informazioni riguardo un incidente nucleare (fonte: IAEA/USFCRFC)
La catastrofe di Chernobyl nell’aprile 1986 mostrava che mancava una regolamentazione internazionale, la quale doveva rendere possibile una trasmissione più rapida delle informazioni riguardo un incidente nucleare (fonte: IAEA/USFCRFC)

Nel 1986, dopo l’incidente al reattore della centrale di Chernobyl, la comunità internazionale ha approvato due convenzioni internazionali durante la conferenza generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA). Esse riguardano l’informazione reciproca e l’assistenza in caso di incidenti con ripercussioni transfrontaliere. Inoltre sono state presentate proposte per un programma di lavoro ampliato in materia di sicurezza nucleare.

La catastrofe di Chernobyl nell’aprile 1986 ebbe conseguenze territorialmente molto più estese rispetto all’allora Unione Sovietica. I danni transfrontalieri resero chiaro che mancava una regolamentazione internazionale, la quale doveva rendere possibile una trasmissione più rapida delle informazioni riguardo un incidente nucleare e un’ottimizzazione della relativa assistenza.

In seguito fu redatto la Convenzione sulla tempestiva notifica di un incidente nucleare, come pure la Convenzione relativa all’assistenza in caso di incidente nucleare o di situazione di emergenza radiologica. Entrambi gli accordi furono ratificati dalla Svizzera il 3 marzo 1988.

Introduzione di standard di sicurezza internazionali

In particolare questa catastrofe mostrò anche che i principi basilari della sicurezza nucleare dovevano essere stabiliti a livello internazionale. Questi principi furono trascurati dai gestori della centrale nucleare di Chernobyl.

Nel 1986, a seguito degli eventi di Chernobyl vennero richiesti standard di sicurezza vincolanti e internazionali. L’AIEA varò un accordo sulla sicurezza nucleare il 17 giugno 1994 con la Convention on nuclear safety CNS (Convenzione sulla sicurezza nucleare). Questa si basa sui principi fondamentali di sicurezza per gli impianti nucleari instaurati e ampiamente riconosciuti dall’AIEA.

Conferenza stampa al termine dell'incontro concernente l'incidente di Chernobyl dal 25 al 29 agosto 1986 (fonte: IAEA/USFCRFC)
Conferenza stampa al termine dell’incontro concernente l’incidente di Chernobyl dal 25 al 29 agosto 1986 (fonte: IAEA/USFCRFC)

Nel giugno 1994, al termine della conferenza diplomatica dell’AIEA a Vienna, l’allora direttore dell’AIEA, Hans Blix, dichiarò: “The promotion of safety in nuclear installations is an important national and international objective. This Convention will give many well-known principles the force of law. It will also establish innovative mechanisms to help us ensure that the letters of this law translate into safe nuclear reality.”

Con gli accordi vennero stabiliti per la prima volta requisiti minimi vincolanti di diritto internazionale per la sicurezza degli impianti nucleari civili. Questo ha segnato un precedente significativo riguardo la determinazione dei principi generali sulla sicurezza.

La Svizzera ha firmato la convenzione il 31 ottobre 1995, l’ha ratificata il 12 settembre 1995 ed essa è entrata in vigore l’11 dicembre 1996. Pertanto la Svizzera appartiene agli stati fondatori di questo accordo. Sin dalla prima realizzazione della conferenza CNS nel 1999, la Svizzera partecipa ad ogni conferenza di revisione, che si tiene a Vienna ogni tre anni.

Si tratta della quattordicesima parte d’una serie di sedici articoli sull’incidente di Chernobyl.