MWSI

MSWI, Melt-Structure-Water Interactions during Severe Accidents in LWR: il progetto fornisce conoscenze sui complessi processi che si svolgono in caso di incidenti gravi, in particolare in reattori ad acqua bollente, sulla cui base è possibile creare modelli il più precisi possibile. L’obiettivo è arrivare a una comprensione il più completa possibile delle interazioni tra i processi in caso di fusione del nocciolo e alla massima applicabilità dei risultati. In tal modo diventano possibili ad es. quantificazioni affidabili del rischio di emissioni di grandi quantitativi di sostanze radioattive. Tali quantificazioni sono importanti per le decisioni in merito ad adeguamenti tecnici, nonché per l’ottimizzazione delle strategie di gestione degli incidenti e della pianificazione delle emergenze. Nelle quattro sezioni del progetto, nel 2009 sono stati ottenuti i seguenti risultati:

  • Possibilità di raffreddamento del nocciolo fuso nel CPR e strategie di gestione degli incidenti (INCOSAM): mediante il programma di calcolo RELAP, ampliato nell’ambito del progetto, è stata simulata l’efficacia del dispositivo di pilotaggio delle barre di comando sul trasferimento termico del nocciolo fuso. L’attenzione era focalizzata sull’entità dell’aumento della portata d’acqua necessario rispetto alla portata normale, per evitare problemi di scorrimento dei tubi di guida delle barre di comando.
  • Formazione di ammassi di particelle di fusione all’interno e all’esterno del CPR (DEFOR): sulla base di serie di test della porosità del nocciolo fuso, che dipende da diversi fattori, è stata sviluppata ulteriormente una simulazione numerica, mediante la quale è possibile analizzare i diversi processi di retroazione e auto-organizzazione nell’ammasso di particelle del nocciolo fuso.
  • Possibilità di raffreddamento dell’ammasso di particelle di fusione all’interno e all’esterno del CPR (POMECO): sono stati eseguiti test per caratterizzare le perdite di pressione di flussi di liquido all’interno di ammassi di particelle del nocciolo fuso. Sulla base dei risultati è stato definito un modello per la simulazione di tali processi.
  • Valutazione del rischio di esplosioni di vapore in caso di penetrazione del nocciolo fuso nell’acqua (SERA): sono stati eseguiti test nei quali una singola goccia di un materiale di sostituzione ossidico fuso cade in un volume d’acqua. Gli esperimenti hanno mostrato che, in presenza di temperature di ca. 200 °C superiori al punto di fusione, si sono verificate esplosioni di vapore ricche di energia.
Pammasso di particelle di un nocciolo fuso dopo il raffreddamento in acqua in diverse condizioni limite. – Fonte: Royal Institute of Technology (KTH)